Il sottosuolo e l’archeologia di Vercelli vista da TESES

Il sottosuolo, anche l‘archeologia di superficie e i misteri che generano e suscitano sono la missione che si è dato per poterli collocare nel tempo che viviamo. Ma Luigi Bavagnoli, fondatore nel 1996 dell’associazione speleo-archeologica Teses con il suo gruppo di giovani che non rinunciano mai ai risvolti scientifici e alle visioni interdisciplinari, si è attrezzato per “leggere” il passato con le applicazioni tecnologiche del presente e del futuro. Piero Castello, presidente del Kiwanis Club di Vercelli, ha invitato Luigi Bavagnoli a parlare di una attività fondata  sulla passione della ricerca e disseminata di ostacoli imprevisti ogni volta che l’associazione Teses decide di raggiungere l’obbiettivo, non importa se in superficie o sotterraneo. Però Bavagnoli non trascura un altro aspetto che sistematicamente diventa di divulgazione scientifica: la comunicazione con i moderni mass-media e la partecipazione a congressi e convegni scientificamente assai impegnativi. Giovedì 27 novembre, il fondatore di Teses nel Circolo Ricreativo a Vercelli in via Galileo Ferraris parlerà della sua attività e dei piani della sua associazione per scoprire in Piemonte e in Italia tanti luoghi che appartengono alla nostra storia e che, talvolta, sono ancora avvolti dalla nebbia dell’ignoto. Il Vercellese è archeologicamente molto importante ma, a parte alcuni periodi nella seconda parte dell’Ottocento, caratterizzato da anni di oblio. E date le sedimentazioni storiche, le superfici e il sottosuolo della nostra città e del nostro territorio presentano luoghi e tracce che meritano di essere svelati compiutamente, con iniziative di significato chiaramente culturale. Due esempi fra i tanti che anche comprendono il “passato” della basilica gotico-romanica di Sant’Andrea: l’area di San Bartolomeo, i resti dell’anfiteatro e dell’opificio di epoca romana. Nell’intervista al sito del Kiwanis Club di Vercelli, accessibile “cliccando” www.kiwanisclubvercelli.it, Luigi Bavagnoli parla di queste atmosfere e di questo patrimonio se possibile da recuperare. Il sito del Kiwanis Club, con la rubrica “quattro domande all’ospite” presenta anche gli aspetti che talvolta sfuggono degli invitati per  raccontare della loro attività e del rilievo che assumono nel contesto territoriale e cittadino.
en.vi.