Il Kiwanis Club di Vercelli e la casa della solidarietà

Nel 2015 il Kiwanis International, cui appartiene il Club di Vercelli, per tradizione molto attivo, compie un secolo, essendo stato fondato negli Stati Uniti nel 1915. Elio Garozzo il governatore in carica del Distretto Italia Dan Marino, ha scelto come motto della sua presidenza Liberiamo le energie. E questo per ricordare a tutti i soci che nella solidarietà verso i componenti della comunità non si deve lasciare nulla di intentato, rammentando la ricorrenza ma soprattutto la disponibilità a fare realmente secondo le proprie forze. Questo, forse nel linguaggio corrente dei services da rendere alla società cui si appartiene, locale, nazionale e internazionale, vuol dire anche concretezza di cui anche deve essere fatta la solidarietà. Il comune di Vercelli, in base alla legge 184/83 e alla sua modifica 149/2001, fra l’altro ha avviato la costituzione del centro municipale dell’affidamento dei minori, incaricando del suo funzionamento il Settore Politiche Sociali, dipendente dall’assessore Adriana Sala e affidato alla dirigente Luciana Berruto, socia del Kiwanis Club di Vercelli, e al suo staff di psicologhe e assistenti sociali. Il Comune guidato dal sindaco Maura Forte ha anche fissato la sede del Centro dell’affidamento nei locali al Centro per l'affido - Taglio del nastropiano terreno della struttura completamente rinnovata, anche architettonicamente e funzionalmente, dell’ex IPAI (Istituto per l’infanzia) a suo tempo realizzato dalla Amministrazione Provinciale. Questa “Casa della solidarietà” e dell’attività condivisa dalla comunità in funzione dei bambini e degli adolescenti vercellesi e delle loro famiglie, è stata inaugurata nella tarda mattinata del 23 dicembre, significativamente antivigilia del Natale 2014. All’arredamento ha provveduto, con un non indifferente carico finanziario, il Kiwanis Club di Vercelli cui si è aggiunta per alcuni giocattoli e suppellettili didattiche, l’Associazione degli ex Ciudin, presieduta da Luigi Casalino. Anche questa associazione, nata nel 1949 e che prende nome dalle scarpe irrobustite dai chiodi dei ragazzini oggi uomini fatti anche distintisi professionalmente in città e in Piemonte, è una eloquente testimonianza della solidarietà dei vercellesi.
Come è facile rendersi conto, i finiCentro per l'affido - Entrata perseguiti dal Centro per l’affidamento hanno una base pedagogica e psicologica molto seria. Il Kiwanis Club di Vercelli, come ha annotato il suo presidente Piero Castello, ha contribuito in modo sostanziale al suo decollo. Gli specialisti del Settore Politiche Sociali, ad incominciare dalla dottoressa Luciana Berruto, che hanno elaborato il progetto per Il Centro di Vercelli per l’affidamento hanno voluto chiamarlo La zuppa di sasso. Il nome allude alle favole delle tradizioni mitteleuropee e africane riprese in questi anni con libri di successo dalla francese Anais Vaudelade, scrittrice e illustratrice per l’infanzia. Una delle favole da lei riscritta si intitola La Zuppa di sasso. Narra di un vecchio lupo sdentato che nel villaggio degli animali e nella casa di una gallina riaccende l’interesse per la curiosità e per la solidarietà, non per il pregiudizio, forse dimostrando che questi sentimenti positivi si affermano anche attendendo inutilmente la cottura di un sasso, di per sé indigesto e impossibile da mangiare. In realtà, La zuppa di sasso è un messaggio destinato ai bambini e agli adolescenti sempre un po’ problematici perché, per fortuna, questa è la loro vivace natura.
Centro per l'affido - Panoramica