Kiwanis, un secolo di azione e solidarietà

Il Kiwanis International ha cento anni, ricordati con una serie di manifestazioni e conferenze in tutta Italia, fortemente volute da Elio Garozzo governatore per il distretto Italia San Marino e caratterizzato dal logo Centennial Year, anche solennizzato con un particolare simbolo e distintivo. All’inizio degli anni duemila, pertanto nel terzo millennio, è stato governatore del Kiwanis il vercellese Ezio Barasolo, medico urologo. Il Kiwanis Club di Vercelli, attualmente presieduto da Piero Castello informatico della Atena azienda vercellese, è stato fondato il 4 giugno 1981, con atto del notaio Ignazio Ferrara, promotori e soci fondatori Giuseppe Masini, Costante Bossi, Renato Caffi, Augusto Canali, Luciano Caffi, Emilio Carenzo, Cesare Canali. La storia del club vercellese è stata raccontata nel libro Oltre l’orizzonte, ventennale di fondazione del Kiwanis Club di Vercelli 1981-2001, presidente Paola Di Carlo, volume a cura di Enrico Villa, edizione Arti Grafiche, gennaio 2002. Il Kiwanis Club di Vercelli, fra l’altro, ha contribuito al totale rilancio dell’Università Popolare vercellese presieduta da Paola Bernascone Cappi prima presidente e quindi luogotenente governatore e con l’iniziativa non tradizionale dell’attuale presidente Piero Castello. Egli, cogliendo in pieno il messaggio per un modo nuovo di fare informazione, nell’autunno 2014 ha istituito il sito elettronico intestato al Kiwanis Club di Vercelli, con l’obbiettivo di farlo diventare nel tempo una rivista informatica e elettronica, dedicata alla cultura e alle molteplici iniziative kiwaniane nell’ambito territoriale. In parte, il sito già sostituisce la rivista nazionale del Kiwanis Distretto Italia San Marino Kiwanis, voluta dal governatore Ezio Barasolo e diretta per anni dal giornalista professionista Enrico Villa.
Giovedì 26 marzo al Circolo Ricreativo, Vercelli via Galileo Ferraris, i cento anni del Kiwanis International saranno ricordati dal torinese Vittorio Ghiotto, già luogotenente governatore. Saranno anche richiamati gli episodi salienti della storia del Kiwanis Club vercellese. Parte della serata, inoltre, sarà dedicata ad una parte musicale anche rievocativa, a cura di Micaela Marello socia del Kiwanis Club di Alessandria Città della paglia. Nel 1914 a Detroit gli esponenti della borghesia produttiva statunitense Allens S. Browne e Joseph G. Prance progettarono la costituzione di un club di iniziativa che originariamente fu chiamata Bob, basato su questi tre principi: Benevolent Order Brothers:vale dire i principi di una società civile democratica ordinata e fondata sulla fratellanza e sul reciproco rispetto. Al 21 gennaio 1915, sempre a Detroit, risale la costituzione ufficiale del Kiwanis International. I principi originari del Bob furono ancor più rafforzati con il distico We build che afferma la volontà di costruire in ogni attività e iniziativa benefica e di solidarietà in ogni parte del mondo. Questo modo di essere è sintetizzato  in questa filosofia: Big Business grandi iniziative e attività, Big Governement, il buon governo, Big Labor in una comunità democratica il lavoro è una colonna portante. Le intuizioni di Browne e di Prance in Europa si diffusero a Vienna, Basilea, Bruxelles, Zurigo, Lucerna, Francoforte, Milano (il 10 ottobre 1967) per estendersi in occidente con migliaia di club e decine di miglia di soci e, dopo la fine della guerra fredda e della caduta del muro di Berlino nel 1989, in numerosi paesi dell’est e in oriente. La tendenza del Kiwanis ad associarsi per operare insieme è stata ancor più consolidata con iniziative sociali e sanitarie, in particolare in favore dei paesi africani con il service internationale per stroncare con le vaccinazioni le infezioni di tetano nelle puerpere e nei loro bambini. Questo stesso service è indicativo della scelta del Kiwanis in funzione soprattutto dei bambini nonché degli adolescenti e delle loro problematiche, ultimamente più frequenti e complesse.
Il nome Kiwanis, scelto con diversi studi della sociologia nord americana, deriva dal linguaggio degli indiani Otchipew che abitavano la regione dei Grandi Laghi fra Stati Uniti e Canada. Questa la frase originaria Nunc Kee Wanis e questo uno dei significati filologicamente più accettati: Esprimi te stesso nella collettività. Il Kiwanis, che ha un seggio all’ Onu, costituisce materia di studio per i sociologi e gli specialisti del volontariato e del terzo settore in ogni punto del modo dove agiscono i suoi club e i suoi soci. Del resto, nel mondo il Kiwanis è stato il secondo Club di servizio (questa è la catalogazione ufficiale) costituitasi nel Novecento. Solo il Rotary vide la luce, sempre in America, nel 1905, mentre il Lions fu costituito nel 1917, lo Zonta nel 1919, il Soroptimist nel 1921, ultimo con scopi in parte diversi e riguardanti lo sport il Panathlon nel 1951. Tutti, però, si fondano su una solida base solidaristica senza la quale, come è sottolineato negli statuti kiwaniani, hanno valore preminente la correttezza nell’ambito delle comunità e l’importanza del lavoro retto dal’ingegno e dalla preparazione professionale senza la quale non è possibile esplicare il We Build, cioè noi costruiamo.