I Maya, la scienza e un ciclo della storia

Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Raffaella Attianese, dopo la conferenza di Maria Cristina Ratto medico e specialista in psicoterapia e ipnosi, giovedì 8 marzo dedica un altro incontro alla scienza, ai suoi problemi e alla sua evoluzione. Sempre al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris l’astrobiologa Sabrina Mugnos tratterà un argomento di grande attualità: la presunta fine di un’era cosmica il 12 dicembre 2012 e il popolo dei Maja la cui civiltà,  migliaia di anni fa, si sviluppò sull’altipiano del Chiapas, in Messico e in altre aree confinanti dell’America Centrale. Per le fantasie popolari, enfatizzate dai mezzi di informazione a livello internazionale, al 12 dicembre prossimo è attribuita, appunto, la conclusione di un’era durata migliaia di anni, sbrigativamente e con una punta di  apprensione definita “la fine del mondo”.
Sabrina Mugnos, dopo sette anni di ricerche sulla geologia, sulla storia dei Maya e della Terra dove anche scomparve Atlandide, nel 2009  ha scritto il libro “I Maya e il 2012” dall’Editore Macro ristampato per il vivo interesse suscitato tra i lettori giovani e appassionati di scienza, di astrofisica e sulle ipotesi di civiltà sul nostro globo e sconosciute nel cosmo. Infatti la dottoressa Mugnos, laureatasi all’Università di Pisa nonché autrice di  numerosi libri,  articoli scientifici e di programmi su diverse reti televisive, è una geochimica con specializzazione in vulcanologia, in esobiologia e in astrobiologia. Sul suo sito web, oltre che nei suoi volumi e nei suoi saggi Sabrina Mugnos annota che “il sapere scientifico non deve essere trasformato in dogma”. E come già aveva  insegnato il pisano Galileo Galilei,  docente all’Università di Padova che molto rischiò a causa dell’Inquisizione, il suo metodo di indagine  si fonda sui riscontri scientifici. Quando il riscontro non è ancora possibile, è meglio rimanere nel dubbio non dando risposte. Il libro “I Maya e il 2012” ha una impostazione rigorosamente scientifica, con riscontri documentaristici e astronomici nonostante quanto si  stia asserendo sui mass media di tutto il mondo. Questo porta ad una conclusione degli scienziati: il prossimo 12 dicembre sarà, al più, il passaggio  da una fase all’altra dell’infinito tempo cosmico. La conferenza di Sabrina Mugnos offrirà, inoltre, lo spunto  per parlare dei Maya, scientificamente molto progrediti, grandi idraulici e agricoltori che, fra l’altro, ci  hanno regalato il mais e il cotone.