I Maya, la scienza e un ciclo della storia
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- Giovedì, 08 Marzo 2012
Sabrina Mugnos, dopo sette anni di ricerche sulla geologia, sulla storia dei Maya e della Terra dove anche scomparve Atlandide, nel 2009 ha scritto il libro “I Maya e il 2012” dall’Editore Macro ristampato per il vivo interesse suscitato tra i lettori giovani e appassionati di scienza, di astrofisica e sulle ipotesi di civiltà sul nostro globo e sconosciute nel cosmo. Infatti la dottoressa Mugnos, laureatasi all’Università di Pisa nonché autrice di numerosi libri, articoli scientifici e di programmi su diverse reti televisive, è una geochimica con specializzazione in vulcanologia, in esobiologia e in astrobiologia. Sul suo sito web, oltre che nei suoi volumi e nei suoi saggi Sabrina Mugnos annota che “il sapere scientifico non deve essere trasformato in dogma”. E come già aveva insegnato il pisano Galileo Galilei, docente all’Università di Padova che molto rischiò a causa dell’Inquisizione, il suo metodo di indagine si fonda sui riscontri scientifici. Quando il riscontro non è ancora possibile, è meglio rimanere nel dubbio non dando risposte. Il libro “I Maya e il 2012” ha una impostazione rigorosamente scientifica, con riscontri documentaristici e astronomici nonostante quanto si stia asserendo sui mass media di tutto il mondo. Questo porta ad una conclusione degli scienziati: il prossimo 12 dicembre sarà, al più, il passaggio da una fase all’altra dell’infinito tempo cosmico. La conferenza di Sabrina Mugnos offrirà, inoltre, lo spunto per parlare dei Maya, scientificamente molto progrediti, grandi idraulici e agricoltori che, fra l’altro, ci hanno regalato il mais e il cotone.