Il generale Luciano Garofano e il processo imperfetto

Il  biologo dottor Luciano Garofano, già comandante del R.I.S. (Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche) di Parma, e generale dei Carabinieri, giovedì 6 maggio all’Agape di Vercelli affronterà un tema affascinante, di grande attualità e coinvolgente per l’opinione pubblica: “Il processo imperfetto, la verità sul Caso Cogne”. Il tema è anche l’argomento dell’ultimo libro di Luciano Garofano, edito nel 2009, e da lui trattato in altri e precedenti volumi e saggi.
Luciano Garofano è stato invitato a Vercelli dal Soroptimist Club, presieduto dalla dottoressa Maria Paola Botta, dal Lions Club, presieduto dal dottor PierGiuseppe Raviglione, nonché dal Kiwanis Club, presieduto dal geometra Gianni Marino. I tre clubs di servizio vercellesi hanno dedicato alla serata e alla conferenza di Luciano Garofano un interclub che, appunto, si svolgerà all’Agape con inizio alle 19,15. Il richiamo culturale,  giuridico e  scientifico della serata è sicuramente fra i più importanti della primavera vercellese. Il generale Garofano e i suoi uomini del R.I.S. di Parma hanno cadenzato con il loro lavoro, di alta professionalità tecnica e scientifica, l’attualità che è ormai diventata storia della medicina legale e della tossicologia forense, intrecciata con le vicende gialle e “noir” del nostro Paese i cui innumerevoli particolari sono stati quotidianamente offerti dai mass media ai lettori dei giornali, ai radioascoltatori e ai telespettatori. Come certamente si ricorderà, al difficile lavoro di Luciano Garofano e dei suoi collaboratori per individuare la criminalità e assicurarla alla giustizia, è anche stata dedicata la serie televisiva “R.I.S. – Delitti imperfetti”, articolata in cinque serie di seguitissimi originali televisivi.
Ma il generale Luciano Garofano, laureatosi  in scienze biologiche all’Università “La Sapienza” di Roma nell’anno accademico 1975 – 1976, è soprattutto uno scienziato per oltre trent’anni al servizio dei Carabinieri e dell’Autorità Giudiziaria.La sua passione investigativa, fondata sulle prove certe offerte dalla scienza, con gli altri due autori Silvano Vinceti e Giorgio Grupponi, lo ha portato ad affrontare il “Mistero Caravaggio” che è anche il titolo di un libro. Michelangelo Meriggi, detto il Caravaggio, morì il 18 luglio 1610, ospite di una confraternita di Porto Ercole. Il suo corpo, di cui non esistono più tracce storiche, fu gettato in una fossa comune. L’impegno di Luciano Garofano e degli altri due autori è di cercare di svelare il mistero della morte di Caravaggio a cui è dedicata una mostra di grande successo a Roma, basandosi sul DNA di discendenti del pittore e sugli scavi archeologici di Porto Ercole. Forse questi elementi scientifici potrebbero condurre ad individuare  i resti di Michelangelo Meriggi.
Tuttavia il colonnello dei carabinieri Luciano Garofano, poi diventato generale dell’Arma, e che  è anche assai noto in Piemonte avendo svolto mansioni di comando a Torino Mirafiori, è stato al centro dell’attenzione  assieme ai suoi collaboratori per le indagini dopo  gli attentati di Falcone e di Borsellino, e dopo i delitti di Cogne, cui è dedicata la conferenza all’Agape  nonché dopo il delitto di Erba conclusosi con la conferma in Corte d’Assise d’Appello della condanna all’ergastolo degli  autori della strage. L’attività professionale di Luciano Garofano, dopo la laurea e l’arruolamento come ufficiale nell’Arma dei Carabinieri  nel 1978, proseguì con il conseguimento della  specializzazione all’Università di Napoli in “tossicologia forense” nell’anno accademico 1992 - 1993. Egli dal 1988 al 1995 è stato comandante  della Sezione Biologica nell’ambito della Sezione  Chimica – Biologica del Centro Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma. E dal 1995 ha assunto il comando del R.I.S. di Parma  dove con lo stesso incarico è rimasto fino al 2009.Il dottor Luciano Garofano insegna “Tecniche delle investigazioni scientifiche” alla facoltà di giurisprudenza del’Università del Salento.