Un latte prezioso e una generosa mamma indiana

Il latte materno è unico e caratterizza la specie umana. La dottoressa Elena Uga, nella sostanza, introduce così la sua nota di presentazione in un salone del Seminario Arcivescovile di Vercelli, generosamente messo a disposizione del Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Rachele Orsani. Lo sviluppo del tema, seguito da una conviviale di beneficenza dalle sorprese positive anche riguardante lo specifico argomento, nella serata di giovedì 14 gennaio è stata promossa e indetta dal Kiwanis Club per  il sostegno della Banca del Latte, costituita negli anni Settanta per una intuizione dell’allora primario di pediatria professoressa Paola Cerruti, mentre ora il reparto è retto dal professor Gianni Bodo, presente alla manifestazione. Nella  serata, la “pennellata storica” sulla pediatria a Vercelli e sulla Banca del Latte è stata tracciata dal dottor Sandro Provera che della professoressa Paola Cerruti fu prima stretto collaboratore e, poi, successore. Va, inoltre, ricordato che allora, sostenne la Banca del Latte costituenda Murizia Brusa-Ciocchetti, scomparsa qualche tempo fa. Proprio per evidenziare l’importanza del latte materno e la sua raccolta per mezzo delle donazioni di tante mamme, il Kiwanis Club di Vercelli nella serata di giovedì 14 ha anche presentato il progetto di una borsa di studio istituito per il futuro coordinatore della Banca del Latte. Il finanziamento sarà offerto da mezzi propri del Kiwanis, più quanto sarà raccolto attraverso la campagna di beneficenza in corso. Il punto sulla iniziativa, come ha preannunciato Rachele Orsani, sarà già fatto il 28 gennaio prossimo nella seduta del Consiglio Direttivo del Kiwanis Club. L’appello rivolto ai vercellesi da Rachele Orsani è: il latte materno e la Banca per raccoglierlo sono assai importanti sia socialmente che organizzativamente, e sarebbe errato indugiare ancora a lungo nel suo sostegno.
Presenti alla conviviale di beneficenza per la Banca del Latte e per la borsa di studio era lo staff dirigenziale dell’Ospedale Sant’Andrea al cui interno continuerà a funzionare l’organismo: la dottoressa Chiara Serpieri, direttore generale dell’Asl; la dottoressa Emanuela Pastorelli, direttore medico di Presidio; l’’avvocato Adriano Picco, direttore amministrativo dell’ospedale vercellese. Nei loro interventi, i relatori medici hanno accennato a quanto sta progettando la Regione Piemonte: la Banca del Latte di Vercelli e, di conseguenza, il suo funzionamento anche serviranno per gli ospedali di Novara e di Alessandra. All’Ospedale di Borgosesia è già in atto la istituzione di un centro per la raccolta del Latte materno donato dalle mamme che ne hanno in abbondanza. All’utilizzo del latte materno, assai importante per i bambini nati prematuri e a quello che, in passato, furono le balie in genere venute dalla campagna, ha accennato la dottoressa Uga. La pediatra ha anche riferito quanto nei giorni scorsi ha testimoniato una giovane donna di nazionalità indiana. Essa si è presentata in Pediatria, dicendo di comprendere la importanza della Banca del Latte, e intenzionata a donare il suo latte in esubero.
La serata nel Seminario Arcivescovile ha anche avuto tre circostanze collaterali che hanno evidenziato la cultura della città e del suo territorio: le esibizioni concertistiche del flautista del Teatro Alla Scala Niccolò Manachino e del pianista Luigi Ranghino, nonché per la conviviale curata dall’Istituto Alberghiero di Gattinara l’impiego per la portata di risotto del “riso Goio 1929”. Questo tipo di riso, anche “figlio” del più noto Sant’Andrea, è coltivato nell’area di Baraggia fra Vercellese e Biellese. La famiglia Goio, di Rovasenda, lo coltiva da 89 anni e gastronomicamente si sta affacciando nelle cucine stellate milanesi. Il “riso Goio 1929” ha tempo fa ottenuto la Dop (Denominazione di origine controllata). E in una conviviale, come quella dedicata alla Banca del Latte di Vercelli, è stato rinverdito un patrimonio del territorio che il Kiwanis intende valorizzare con le sue due iniziative: irrobustimento della Banca del Latte anche a vantaggio degli ospedali di Novara, Alessandria, Borgosesia e borsa di studio per un giovane che vi si voglia dedicare.