Attenti alle zanzare portatrici del Zika Virus

La globalizzazione economica, desinata a dilatarsi con l'allargamento della grande area commerciale Stati Uniti-Unione Europea che riguarderà circa un miliardo di consumatori, potrebbe ancor più regalarci patologie e febbri, in realtà fino a qualche anno fa sconosciute in Europa e in Occidente. Questa constatazione è stata ulteriormente rilevata dagli agronomi che hanno scoperto nei vegetali e negli allevamenti distruttrici forme patologiche un tempo sconosciute, portate dagli aerei e dalle merci. Questa realtà ignota ha indotto ad abbondare nei fitofarmaci che più inquietano l'opinione pubblica e nel DDT con tracce rinvenute nei ghiacciai del Polo e in ogni angolo della Terra.
Ma questo scenario, con i confini non ancora ben definiti, dalle autorità sanitarie mondiali, è sotto controllo da diversi anni. E la materia complessa è studiata a fondo dagli infettivologi i quali comprendono anche le comuni influenze che hanno indotto a vaccini efficaci e all'inizio di ogni autunno a campagne di prevenzione anche per evitare conseguenze dannose ai bambini e alle persone anziane.
Il tema, che appunto riguarda i bambini, giovedì 9 giugno sarà sviluppato, su invito del Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Rachele Orsani, dall'infettivologo professor Franco Carcò. Il professor Carcò parlerà di "Nuove epidemie, che cosa ci riserva il futuro".
Franco Carcò, di origine calabrese, è molto noto a Vercelli. Infatti, già dirigente dell'Asl vercellese, è stato primario del reparto di malattie infettive dell'Ospedale Sant'Andrea. E professionalmente si è fermato all'Università di Pavia. Dal 1997 al 2007 è stato presidente dell'Ordine dei medici di Vercelli. Al suo attivo ha decine di pubblicazioni che anche riguardano l'organizzazione ospedaliera. Nella sua attività professionale, il professor Franco Carcò ha lasciato molto spazio al sociale e, in particolare, alle malattie del lavoro.
Proprio in questi giorni si celebra la ricorrenza da più di un secolo della lotta sindacale delle mondariso per ottenere le otto ore lavorative che divennero "una base" in Italia per i moderni contratti di lavoro. Un' azione decisiva per le otto ore fu svolta dai medici comunali e provinciali della Provincia di Novara e del Vercellese. In risaia, più di un secolo fa tormentavano i lavoratori due gravi patologie: la tubercolosi e la leptospirosi, anche conosciuta come "malattia dei campi", isolata nel 1886 da un medico tedesco, e provocata dalle urine dei topi e dei rettili rilasciate nelle acque dove le mondariso operavano dall'alba alle quattordici di ogni giorno. In questi anni le febbri, portate come allora dalle zanzare, si stanno diffondendo dovute al "Zica virus" che prende nome da una foresta ugandese e che è stato isolato nel 1947 nonché dovute alla "Dengue". Molta apprensione nel mondo è poi stata suscitata dall'ebola. Dopo anni di lotta sistematica, le rivelazioni hanno nuovamente evidenziato la ricomparsa della tubercolosi e del tetano che colpisce le puerpere e i bambini in Africa e in Asia, per cui il Kiwanis International ha avviato una campagna mondiale di prevenzione, finanziando l'acquisto di un vaccino specifico.