Cento bamboline Dolly per i bambini della divisione pediatrica dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli

Cento bamboline Dolly per i bambini della divisione pediatrica dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, di cui è primario il dr. Sandro Provera. La consegna, avvenuta nella tarda mattinata di oggi da una delegazione del Kiwanis Club di Vercelli, guidata dal presidente Eliseo Olivieri, rientra in un service di carattere nazionale, proposto dal Governatore del Kiwanis International/Distretto Italia, Ezio Barasolo e attuato in gran parte da Nerina Silvestro De Martino di Pavia, vera anima di questa come di tante altre iniziative di risonanza nazionale . La bambolina Dolly, dalla fisionomia indistinta perché i bambini ne possano completare soprattutto il volto, basandosi sulla loro creatività, è stata riprodotta in 12 mila esemplari e, nell’anno kiwaniano 2002/2003, distribuita in tutta Italia in decine di scuole materne e in reparti di pediatria. A confezionare “a  catena” questa piccola, semplice amica dei bimbi, protagonista di una favola iniziata qualche anno fa nei Paesi scandinavi per una intuizione della norvegese Grete Hvardal, divenuta poi presidente europeo del Kiwanis International, ci hanno pensato un gruppo di reclusi del carcere di Pavia e di volontari di Ceranova, nel Pavese. “Dolly dei miracoli”, come ormai tutti chiamano la bambolina ha un doppio valore: pedagogico perché – lo ripetiamo – con estrema semplicità spinge i bimbi, non sempre in salute, a seguire la loro fantasia “costruendo” un personaggio tutto loro partendo, per così dire, da una bambola di pezza della nonna;e poi perché, avviando alla cooperazione i reclusi del carcere di Pavia, ha consentito con il lavoro di spingere sulla strada del recupero e della riabilitazione chi, in momenti di cedimento, ha dovuto affrontare le aule di giustizia.
“Dolly dei Miracoli” e quanto essa sottende, è stata giudicata positivamente da educatori, medici e psicologi, ad incominciare dal prof. Giovanni Bollea, fondatore della moderna neuropsichiatria infantile, insignito alla fine di maggio, a Stresa, dal Kiwanis International, del premio nazionale We Build, noi costruiamo.