Il cibo di casa nostra

Paola Bernascone, presidente dell’Università Popolare di Vercelli e socia del Kiwanis Club negli anni con incarichi prestigiosi, ha scritto Saleinzucca che giovedì 12 gennaio sarà presentato nel club vercellese nella sua sede di via Galileo Ferraris. Con lei, la co-autrice del volume Elisabetta Dellavalle, insegnante che con la professoressa di filosofia Bernascone crede (e pratica) la cucina e la gastronomia come espressione culturale che trova le sue radici originali sia nel pensiero che nella tradizione popolare delle nostre terre. E delle nostre cucine, un tempo sacrario di fantasia” e, attraverso il cibo, di umanità genuina. In terre d’acqua, cioè nella nostra risaia, le nostre donne ogni giorno preparavano con religiosità il cibo per i loro uomini che lavoravano di badile e di fatica in quel teatro irripetibile di biodiversità dove si formavano da aprile ad agosto le pannocchie di riso. In un anno, per scelta del suo Direttivo tutto dedicato al genio femminile, il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Luciana Berruto, ha invitato Paola Bernascone e Elisabetta Dellavalle a parlare del loro libro “Saleinzucca”, non solo di gastronomia dei nostri territori, bensì di creatività antica che presente nelle nostre case è generata in secoli che hanno cadenzato il nostro modo di nutrirci. La prefazione del libro è di Enzo Vizzari dell’Espresso, vercellese/varallese che a Vercelli ha frequentato il liceo delle medaglie d’oro con Paola Bernascone. Per fortunata circostanza, “Saleinzucca” è editato in corrispondenza di due eventi ugualmente importanti: la campagna della organizzazione agricola Coltivatori Diretti allo scopo di tutelare i nostri alimenti, in una parola per rivendicare il made in Italy che scaturisce dalla cucine dei nostri paesi; e inoltre, con la mostra a lei dedicata a Roma, ad Artemisia Gentileschi, coeva di Caravaggio e prima pittrice che dimostrò alla sua epoca quanto le donne siano all’altezza degli uomini nel praticare un’arte difficile intrisa di cultura come, del resto, è anche l’arte dei fornelli, essa esistente se solo corretta dalla cultura e dalla filosofia di vita, per nulla disdegnata da Immanuele Kant. Le autrici Paola Bernascone e Elisabetta Dellavalle ne fanno riferimento nel loro volume che anche ribadiranno come l’arte della cucina sia anche una manifestazione di solida comunicazione tra le persone che prontamente colgono il significato di un piatto o di un elaborato manicaretto come già avveniva nel Rinascimento europeo