Quella malattia chiamata obesità

L'obesità, che sempre più assilla gli adolescenti oltre che un numero maggiore di adulti, è una malattia. L'avvertimento, senza giri di parole, è dato a livello internazionale dall'Istituto della Sanità. Ultimamente, il ministero della Salute e l'Istituto della Sanità hanno eseguito monitoraggi. E questo il risultato: un bambino di 8,9 anni su 5 è fuori peso. Inoltre, un adolescente su 10 è obeso con tutte le conseguenze mediche che potrebbero presentarsi nella sua vita. Infatti senza controllo sistematico, che prima di tutto vuol dire esercizio fisico, nel corso degli anni la sorpresa potrebbe volere dire neoplasie pericolose, addirittura fino ai tumori. Proprio per questo la Lilt di Vercelli, presieduta dall'urologo Ezio Barasolo già governatore del Kiwanis International, ha intensificato sul territorio gli incontri per parlare, appunto, di obesità come malattia e di quanto bisogna fare per prevenirla. Addirittura negli Stati Uniti, l'obesità conta per le assunzioni ai fini del lavoro lasciando intendere che chi è obeso rende di meno nella professione, interrompe ripetutamente per malanni gli anni lavorativi, ed ha un costo maggiore sanitario.
Il governatore nazionale del Kiwanis International Valchiria Dò nel suo programma annuale ha inserito la obesità in relazione ai bimbi e agli adolescenti. Il presidente del Kiwanis Club di Vercelli, Luciana Berruto, ha ugualmente dato spazio ai guai dell'obesità, da vedere anche in relazione alle donne e alle mamme, decidendo una prima serata su tutte le problematiche dedicate al sovrappeso degli bambini e degli adolescenti.
Per parlarne giovedì 26 gennaio al Circolo Ricreativo di via Galileo Ferraris, ha invitato la dietologa Anna Maria Canton, nella amministrazione ospedaliera del Sant'Andrea incaricata di monitorare le diete. Anna Maria Canton, che parlerà sul tema "l'importanza del buon esempio. I nostri figli ci imitano" si è formata professionalmente in Veneto e, da tempo, a Vercelli aderisce all'attuazione del progetto "Buon Samaritano" con Caritas e Alessio SpA. Collabora poi con Slow-Food fin dalla sua istituzione nonché con la Scuola Alberghiera di Varallo. Inoltre, esperta di gastronomia, che è anche considerata un'arte, collabora con la libreria Sant'Andrea di Vercelli nella selezione e scelta di testi inerenti la cultura gastronomica e antropologica del cibo che correttamente nutre, ma che potrebbe essere pericoloso solo facendosi influenzare da tutto quanto ci mette a disposizione la vasta comunicazione pubblicitaria.