Cronaca di una dispersione annunciata. Luigi Palma di Cesnola e le collezioni di antichità cipriote fra Torino e Vercelli

di Luca Brusotto (*)
Giovedì 23 ottobre alle 17.30 al Museo Leone di Vercelli l’appuntamento è con l’archeologia e con una nuova grande scoperta che riguarda i reperti collezionati del notaio vercellese nella seconda metà dell’800.
Presso la sala d’Ercole di Casa Alciati, sede del Museo, Luca Bombardieri, docente di Archeologia egea e cipriota presso l’Università di Torino, nel corso di una conferenza dal titolo “Cronaca di una dispersione annunciata. Luigi Palma di Cesnola e le collezioni di antichità cipriote fra Torino e Vercelli”, svelerà i retroscena del ritrovamento di parte della preziosissima collezione di reperti archeologici provenienti dall’isola di Cipro, raccolti nell’800 da Luigi Palma di Cesnola, che si credeva irrimediabilmente smembrata e perduta dopo la sua morte. In realtà una piccola ma inestimabile parte della collezione è stata ritrovata, proprio grazie alle ricerche di Luca Bombardieri e all’aiuto scientifico e di archivio dello staff dei Conservatori del Museo Leone, tra le collezioni del notaio vercellese che ancora una volta confermano il suo ruolo, non solo di collezionista ma di lungimirante uomo di cultura e conservatore delle memorie storiche dell’umanità intera.
La figura di Luigi Palma di Cesnola, nobile piemontese, diplomatico ed erudito, è indissolubilmente legata alla fase “eroica” dell’archeologia di fine ‘800, al capitolo in cui alle scoperte di nuove civiltà sepolte si accompagnarono campagne sensazionalistiche e celebrazioni popolari di mirabolanti imprese. Se l’archeologia dell’epoca è avventura ed esotismo Luigi Palma di Cesnola, al pari di Schliemann a Troia e a Micene, porta alla luce i frammenti di una ricca civiltà che sull’isola di Cipro si sviluppa fra il III ed il I Millennio a.C., intrattenendo rapporti di scambio culturale con il mondo orientale, l’Egitto e la Grecia minoica e micenea.
Seppure trascorrendo la sua vita lontano dal Piemonte ed arrivando a ricoprire l’incarico di primo direttore del Metropolitan Museum di New York, l’attenzione che Luigi Palma di Cesnola rivolge alla sua terra non rimane unicamente un fil rouge affettivo ma si sviluppa in un vero ed intenso rapporto culturale e politico che coinvolge una rete di amici lontani. Fra questi un ruolo particolare è rivestito da Giovacchino De Agostini, storico e direttore del giornale vercellese Il Vessillo d’Italia. Alla collaborazione diretta sulle colonne del giornale, in cui Palma di Cesnola racconta le sue imprese cipriote, fa da cornice un ricco scambio epistolare che culmina con la spedizione a De Agostini, nel 1872, di una collezione di antichità provenienti dai suoi scavi sull’isola.
La collezione Cesnola-De Agostini così formata è destinata, negli anni successivi alla morte di De Agostini, ad essere dispersa ed era infatti rimasta sino ad oggi ignota. Si deve al merito e alla particolare lungimiranza del nostro Camillo Leone aver recuperato e salvato una parte dei materiali ceramici dell’Età del Bronzo e di periodo cipro-arcaico che facevano parte di quella spedizione e che oggi costituiscono la collezione cipriota del Museo a lui intitolato a Vercelli e si trovano esposte nella Sala delle Colonne.
Luca Bombardieri (1975), fiorentino, giovane quanto titolatissimo docente universitario, insegna Archeologia egea e cipriota presso il Dipartimento Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino. È direttore del progetto di ricerca ed indagine archeologica dell’area di Erimi (Limassol, Cipro) dove spesso si reca per dirigere gli scavi e ha pubblicato numerosi contributi scientifici dedicati all’analisi di temi di organizzazione della comunità e storia delle relazioni mediterranee nell’Età del Bronzo. Si occupa di aspetti del collezionismo moderno di antichità egee e cipriote in Italia, campo di indagine che lo ha portato alla scoperta di cui ci parlerà giovedì 23 ottobre al
Museo Leone.
 
L’ingresso alla conferenza è su prenotazione ai nn. 3483272584 oppure 0161253204
Per info anche www.museoleone.it e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Museo C. Leone
via Verdi 30 - 13100 Vercelli

(*) socio del Kiwanis Club di Vercelli e Conservatore del Museo Leone