Al Museo Leone con il We Build 2016 rievocata la Vercelli dell’Ottocento

Giovedì 26 maggio, per una tradizione ormai consolidata, la cerimonia di consegna del We Build 2016 ha avuto per cornice il cortile d’onore del Museo Leone, lascito di un notaio della fine del XIX secolo. Vercelli allora era diversa, l’influenza di Camillo Cavour liberale affermato e senza discussione era forte, la seconda guerra di indipendenza che dal 1859 avrebbe portato nel 1861 all’Unità d’Italia era ancora lontana, ma –eravamo nel 1854 - il geografo professor Celestino Peroglio e pochi suoi colleghi già pensavano alla istituzione di una scuola secondaria superiore per la preparazione di periti agrimensori, oggi geometri, e per computisti commerciali, oggi ragionieri. L’ordinamento scolastico, poi modificato dalla “Legge Casati” era differente e al suo finanziamento dovevano pensarci l’amministrazione civica e, per il denaro occorrente, la Cassa di Risparmio di Vercelli fondata da un religioso, con sportelli in via Monte di Pietà. Quegli anni - 162 anni fa - sono stati rievocati con rapide “pennellate storiche” da Flavio Quaranta, profondo conoscitore della vicenda storica, decisiva per il nostro Paese di Giovanni Giolitti dopo l’Unità e che Quaranta, appunto, ha dedicato studi specifici sugli agrimensori e sui ragionieri per decenni “ossatura” della classe dirigente del Vercellese dove, già, l’agricoltura con il riso e con l’allevamento del bestiame erano molto importanti. Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Rachele Orsani, alla fine di aprile ha deliberato di accordare il We Build 2016 all’Istituto Camillo Cavour per ragionieri e geometri che “da 162 anni costruisce per le giovani generazioni per Vercelli, per i Piemonte”. La targa, segno tangibile del We Build 2016, è stata consegnata a Vincenzo Guarino, attuale dirigente scolastico che da un quinquennio guida l’Istituto Camillo Cavour. Alla cerimonia nel cortile d’onore del Museo Leone, favorita dal bel tempo, erano presenti Roberto Tonani preside per un ventennio dell’Istituto, le autorità cittadine e provinciali, i responsabili dei collegi dei geometri e dei ragionieri. L’apprezzamento per la scelta dell’Istituto Camillo Cavour e per la presidente Rachele Orsani, che da quasi un anno guida con decisione il club, è venuto dal rappresentante della prefettura vice prefetto vicario Raffaella Attianese, dal consigliere regionale Molinari, dall’assessore provinciale De Maria, nonché dal professor Vincenzo Guarino. Una sottolineatura particolare del lavoro svolto in un anno da Rachele Orsani e dal suo Consiglio Direttivo è stata fatta dal luogotenente governatore del Kivanis Club, Maria Francesca Mosca.
La cerimonia di conferimento del We Build ha offerto la possibilità a Rachele Orsani di spiegare che cosa il premio in realtà sia e quando sia stato istituito. Il We Build, sintetizza la testimonianza della filosofia americana della frontiera “sempre da costruire”, è nato negli anni Venti, appena cinque anni dopo la fondazione del Kiwanis International. In Italia i premio, adottato da tutti i clubs nazionali, è stato istituito su proposta di Ezio Barasolo, medico, che all’inizio degli anni Duemila è stato governatore del “Distretto Italia-San Marino”. Fra l’altro – come ha ricordato Rachele Orsani – il We Build negli anni è stato assegnato dal Kiwanis Club di Vercelli fondato nel 1981, ad imprenditori internazionali, a Joseph Robbone che istituì il Concorso Viotti, al missionario cattolico monsignor Luigi Locati, al giornalista Giovanni Trovati, vice direttore del quotidiano torinese La Stampa, brillante maestro di giornalismo per diverse generazioni di cronisti ma soprattutto istitutore della rubrica benefica “Specchio dei tempi”. Anche collegandosi a Robbome e al “Viotti” la cerimoni nel cortile d’onore del “Leone” si è conclusa con un concerto del coro lirico Giovan Battista Viotti, diretto da Stefania Bellini, soprano Serena Rubini, pianista Sylva Poy. L’ultimo brano (Il va pensiero di Verdi) è stato diretto da Mario Barasolo che per anni ha diretto il coro lirico. Le esecuzioni (Verdi e Puccini, in particolare) hanno ancor più evidenziato il ruolo storico e di epoca dell’Istituto Camillo Cavour, sicuramente una traccia ben viva dei decenni raccontati da Flavio Quaranta in cui, oltre alla scuola per geometri e ragionieri, Vercelli e le sue categorie professionali seppero creare istituzioni cooperative e assistenziali per i lavoratori di quegli anni. Flavio Quaranta ha rammentato: Mario Abbiate, originario di Caresana, in Italia è stato il primo ministro del lavoro e della previdenza sociale.