Contro il mobbing e per la dignità del lavoro

Il mercato del lavoro deve cambiare armonizzandosi con le necessità del futuro e della modernità, tuttavia rispettando integralmente la dignità e i diritti dei lavoratori; prima di tutto delle giovani generazioni che mai come in questi anni hanno conosciuto il fenomeno del precariato, della disoccupazione o della sottoccupazione.
Il tema, in questi giorni affrontato legislativamente  dal Governo di Mario Monti nonché dal ministro del welfare Elsa Fornero rapportandosi con le organizzazioni sindacali del lavoro e con le compagini sociali del nostro Paese, è in queste settimane di spiccata attualità. Il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Raffaella Attianese e il suo Consiglio Direttivo hanno deliberato di approfondire la materia: in particolare, i risvolti che riguardano il mobbing, l’applicazione giuridica del Diritto del Lavoro, le origini delle cause portate davanti ai giudici del lavoro.
E giovedì 9 febbraio al Bislakko, locale di quartiere Cappuccini, il club di servizio vercellese propone ai soci una conferenza-incontro con l’avvocato torinese Umberto Oliva, giuslavorista che, non ancora cinquantenne, è autore di innumerevoli articoli e relazioni a livello accademico i quali  attraggono sempre più l’attenzione dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali. Non solo. L’attività professionale di Umberto Oliva riguarda la sicurezza del lavoro, i diritti civili individuali e collettivi degli appartenenti alla comunità, l’interpretazione e l’applicazione delle norme del Diritto del Lavoro, oggetto di specifiche  monografie in collaborazione con l’Università di Torino (Facoltà di giurisprudenza) e con due  importanti docenti di questa stessa facoltà: il professor Giuseppe Monateri, ordinario di diritto civile; e il professor Marco Bona  insegnante presso la “Scuola dottorandi” dell’ateneo subalpino. L’avvocato Oliva, diplomatosi al Liceo Gioberti e laureatosi nel 1991, fra l’altro si è occupato della causa contro la Thissen Krupp e si sta occupando dei danni riportati dai passeggeri della Costa Concordia, naufragata sugli scogli a pochi metri dell’Isola del Giglio.
Per cogliere i tratti distintivi dello scenario professionale nel quale il legale e giuslavorista opera, va ricordato che egli nel 1992 ha incominciato come partner nello studio di un mitico avvocato torinese tutt’ora in attività: quello dell’avvocato Nino Raffone. Raffone, da sempre legale anche dell’Associazione Stampa Subalpina, negli anni Settanta e Ottanta vinse numerose cause intentate dai lavoratori contro la Fiat. E in piazza della Consolata, un angolo suggestivo della Torino storica, nello Studio Raffone vennero affinati gli strumenti per combattere il mobbing, reato psicologico, talvolta anche fisico, per condizionare le lavoratrici e i lavoratori più deboli e in stato di bisogno e di forzata  sottomissione. L’avvocato Umberto Oliva, nel 2011 socio fondatore dello studio legale MB.O (Bona, Oliva & Associati), uno studio “all’americana”, ha provato con la sua attività professionale che il mobbing è uno dei reati dai quali le imprese e i luoghi di lavoro in genere debbono stare lontani per continuare costruttivamente a funzionare. In caso contrario la parola passerà sempre più al giudice del lavoro.